Si sa con certezza che il granoturco è stato coltivato dalle popolazioni indio - americane, almeno tremila anni prima di Cristo.
Le più note civiltà pre-colombiane, dal 3000 a.C. all‘ 800 d.C., la Azteca dal 1000 al 1500 d.C.,
le pre-incaiche che si radicarono dal 3000 a.C.
al 1200 d.C. in Perù, Bolivia ed Equador, coltivarono il mais, utilizzato come base dell’alimentazione, cui spetta il merito dell’evoluzione di questi popoli.
Il 6 novembre 1492, Cristoforo Colombo trovò coltivazioni di mais a Cuba dove veniva chiamato “Mahiz”, nome che sembra derivi da quello dei Maya.
Fu lo stesso Colombo a portare il mais in Spagna.
Nel 1500, in Europa il mais era coltivato unicamente da studiosi e botanici; fu necessario attendere il 1550 perché la coltivazione si diffondesse in Francia e Italia. Alla fine del secolo, i mercanti veneziani la portarono nei paesi balcanici, in Turchia e in Egitto.
In Italia , la prima popolazione che coltivò il mais fu quella veneta ma furono necessari circa ottant’anni perché la coltivazione si estendesse a tutto il Veneto e al Friuli, dal 1600 al 1800; da qui si diffuse al resto del territorio Italiano.
Per circa 200 anni, il mais fu di vitale importanza per interi popoli ma, essendo anche l’unico loro alimento finì per provocare la pellagra, malattia nervosa che imperversò soprattutto nei primi anni del 1800, favorita anche da lunghi periodi di carestia.
Nel 1700, infatti, si ipotizzava che la pellagra avesse qualche rapporto con il mais e, per tutto il 1800, si ritenne che la malattia fosse provocata da una sostanza tossica contenuta in questo cereale; per questo se ne ridusse notevolmente il consumo.
Solo all’inizio del 1900 si scoprì che la causa della pellagra era, in realtà, una carenza vitaminica legata al fatto che la dieta a base di mais non era integrata con altri alimenti, ma la scoperta non contribuì a farne riprendere la produzione e il consumo.
Solo dopo la prima guerra mondiale, con l’aumento del consumo di carne e, di conseguenza, con la maggiore assunzione di vitamina PP e la diminuzione dei casi di pellagra, la coltura del mais tornò di grande importanza e prese piede anche, e specialmente, quale alimento zootecnico.