Usi del Mais


Alimentazione umana


il mais è utilizzato in alimentazione sia come alimento   tal quale sia come ingrediente.


Le pannocchie vengono consumate lessate o alla brace.  I chicchi sgranati e lessati possono essere serviti in insalata o come contorno.


I chicchi possono essere fioccati ossia cotti a vapore, poi schiacciati attraverso una pressa a rulli ed essiccati; si consumano inzuppati nel latte con il nome di corn flakes. Alcune varietà, una volta tostate, “scoppiano” dando luogo ad una pallina bianca dalla forma irregolare, il pop corn.


Dal germe si ottiene l’olio di mais che si usa come condimento.


La farina di mais è utilizzata nella preparazione della polenta, il fumetto di mais per la preparazione di dolci.


Dal mais, inoltre, si estrae l’amido che viene poi usato per altre preparazioni alimentari; il mais è usato anche nella fabbricazione di liquori e bevande, particolarmente in America Meridionale.



Usi Terapeutici


Dalle sete della pianta si ottengono tisane con effetto diuretico.


L’olio di mais massaggiato sulla  pelle la rende morbida ed elastica

Descrizione Botanica


il granoturco (Zea mays L. ) appartiene alla famiglia delle Graminae genere Zea specie Mays. E’ una pianta a ciclo annuale; i fiori femminili e maschili si trovano sulla stessa pianta ma in posizioni diverse.


L’infiorescenza femminile, inserita all’ascella delle foglie, è composta da un asse centrale detto tutolo sul quale sono inserite le file di spighette disposte a coppie e di cui solo una è fertile.

L’ovulo viene fecondato dal granulo pollinico attraverso gli stili filiformi che fuoriescono dalle brattee e che, comunemente, vengono chiamate sete.


L’infiorescenza maschile, detta volgarmente pennacchio, è un panicolo posto nella parte più alta della pianta, in cui trovano posto le spighette da cui fuoriesce il polline





Caratteri fisici e chimici


il chicco di granoturco è un frutto costituito da un solo seme racchiuso in un sottile pericarpo che, seccandosi, non si apre per liberarlo, come accade nella generalità dei frutti; questa caratteristica è comune a tutti i chicchi di cereali e da qui trae origine la loro denominazione di cariosside.


I tre principali costituenti della cariosside sono: il germe, l’endosperma e la crusca.

Come risulta dalla loro analisi chimica, il germe è composto principalmente da olio, l’endosperma da amido e la crusca da cellulosa.


Nel granoturco ibrido, il germe costituisce circa il 12% del peso  del chicco e contiene fino al 35% di olio; l’endosperma rappresenta       l’ 82% del peso e contiene dal 7 al 12% di proteine e l’85% di amido e altri carboidrati. La crusca può rappresentare il 6% del chicco e contiene il 5% di olio, il 7% di proteine, il 7% di fibra, il 4% di ceneri ed il 77% di estrattivi inazotati di cui circa la metà è amido.













Varietà


Le Varietà di mais sono classificate, in base alla forma, alla durezza e al colore della cariosside e cioè:


  1. -mais dentato: è la varietà più   coltivata; la sua cariosside presenta una pronunciata concavità dovuta ad una riduzione dell’endosperma per perdita di umidità. Farinoso nella parte inferiore, è vitreo alla sommità del chicco. Le cariossidi possono essere gialle o bianche. E’ la varietà più coltivata in Italia.


  1. -Mais vitreo: è composto da endosperma farinoso racchiuso in uno strato di amido duro e di proteine, di composizione vitrea e di spessore irregolare. Le cariossidi possono essere gialle, bianche, violette. I mais duri o vitrei, pur avendo rese inferiori, sono coltivati  perché colturalmente meno esigenti e più precoci.


  1. -Mais vestito oppure Mais Baccello: si presume sia un tipo di mais primitivo dal quale sono derivate le varietà attuali; ha la cariosside racchiusa in un involucro come il risone.


  1. -Mais erompente  o “Pop Corn”: presenta piccola cariosside bianca, gialla o rossa, di forma sferica oppure appuntita; le sue cellule di amido hanno una particolare struttura vitrea che scoppia per azione del calore.


  1. -Mais tenero: ha chicchi grandi e teneri con endosperma non vitreo, e quindi facile da macinare, viene cotto a vapore in pannocchia e mangiato direttamente.


  1. -Mais dolce: presenta cariossidi di colore bianco giallognolo o bianco rossiccio translucido, vitree, dolci . E’ considerato un ortaggio perché le sue pannocchie vengono cotte e consumate prima della maturazione.



Vecchie varietà di mais vitrei

                       




















Classificazione Agraria

il  mais comprende molte varietà che differiscono tra loro per la durata della vegetazione, per l’altezza dei culmi, per la grandezza delle spighe, per grossezza, disegno,

colore e durezza del chicco.


In Italia, prima dell’avvento degli ibridi, il mais si distingueva, dal punto di vista agrario, in base all’epoca della semina e alla precocità di sviluppo  e si usava classificarlo in:


  1. -Maggengo: si seminava in aprile - maggio, offriva una resa elevata e chicchi di buona qualità. Il ciclo vegetativo si completava in  140 - 160 giorni. Le varietà nazionali più comuni erano: il Maggengo Bergamasco, lo Scagliolo Bergamasco, il Rostrato Piemonte, il Giallone Friulano, il Bastardo e  il Rostrato del Friuli, ormai  tutte scomparse per la loro bassa produttività rispetto agli ibridi della classe 800 - 700 che li hanno rimpiazzati


  1. -Agostano: era più precoce del Maggengo, maturando in agosto - settembre, e il più coltivato nonostante le sue rese fossero inferiori al primo. Il suo ciclo vegetativo era di 140 giorni circa. Le varietà più comuni erano: l’Agostano Cremonese, il Nostrano dell’Isola, il Pignoletto d’Oro, il Tagliolone Cremonese, il Torinese, il Modeano, il Napoletano; tutte queste qualità sono state sostituite dagli ibridi della classe 600


  1. -Agostanello: con un ciclo vegetativo di 120 giorni, aveva sviluppo minore e resa inferiore al mais Agostano.   I tipi più comuni erano: Il Maranello, il Gialloncino Veronese, l’Agostanello Piacentino, il San Pancrazio e il Friulotto; sono stati sostituiti dagli ibridi della classe  500.


  1. -Cinquantino: il suo ciclo era ancora più breve,                            

  sviluppandosi in soli 110 giorni. Per la sua precocità            

  veniva coltivato in zone climatiche difficili. Aveva rese     

  inferiori a quelle degli Agostanelli. Fra le varietà un         

  tempo più conosciute si ricordano: l ‘Ottofile Mantovano,

  l’Ardito, il Cinquantino delle Langhe, il Cinquantino di

  Romagna, il Nano Veronese del Sasso, il Nano del

  Todaro, il Luigia, l’Elena, l’Ideale e il Pioniere dello

  Stampelli, oggi  sostituiti dagli ibridi delle classi 400 e

  300


  1. -Quarantino: si sviluppa in circa 100 giorni ma veniva 

  poco coltivato per la scarsa resa.


Il Cinquantino e il Qarantino si seminavano come  secondo raccolto dopo il raccolto del frumento. Fra i granoturchi di secondo raccolto, le varietà più comuni erano il Cinquantino di Bassano, il Bergamaschetto Precoce, il Brigantino del Friuli e il Brachetto di Venezia, per i Cinquantini; il Quarantino di Alessandria, il Sacra Famiglia ed il Quarantino di Cremona, per i Quarantini. Hanno preso il loro posto gli ibridi della classe 200.


In effetti, per la loro produttività e lo sviluppo più vigoroso, i mais ibridi hanno sostituito le colture di quelli nazionali, tanto che è molto difficile trovare sul mercato le vecchie qualità.


Si usa classificare le qualità del mais ibrido in base alla durata del loro ciclo vegetativo. Per ciascun ibrido, le sementi sono state raggruppate in classi che si distinguono, a loro volta, per  il colore e la vitrosità del chicco.


Il mercato offre le seguenti varietà di semi:


  1. -classe 200, comprendente i tipi a ciclo molto precoce, cioè quelli che, dall’emergere della pianta dal terreno alla maturazione, impiegano da 85 a 95 giorni


  1. -classe 300, comprendente i tipi a ciclo precoce di 96 - 105 giorni


  1. -classe 400, comprendente i tipi a ciclo medio - precoce, di 106 - 115 giorni


  1. -classe 500, comprendente i tipi a ciclo medio - tardivo, di 116 - 120 giorni


  1. -classe 600, comprendente i tipi a ciclo medio - tardivo, di 121 - 130 giorni


  1. -classe 700, comprendente i tipi a ciclo tardivo, di          131 - 140 giorni

  2. -classe 800, comprendente i tipi a ciclo tardivo, di         141 - 150 giorni


Tutti i mais vitrei e semivitrei sono a ciclo brevissimo e, in genere, coltivati in secondo raccolto o in zone con clima difficile; ovviamente, la loro produttività agricola è inferiore a quella dei mais ibridi farinosi









Sezione di un chicco di mais

mais sponcio

mais fiorentino

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